Urbansolid è un progetto che ha come intento quello di portare la terza dimensione al writing.

I due artisti che compongono il gruppo, Riccardo Cavalleri e Gabriele Castellani, hanno un passato come writers anche se non in Italia; ritrovatisi all’Accademia di Brera dopo un breve periodo di collaborazione capiscono che il loro lavoro scultoreo si stava avvicinando sempre più ad un linguaggio urbano, il ritorno sui muri della città fu immediato.

Le sculture che si articolano sui muri delle metropoli, calchi anatomici umani, pistole, televisori e altri svariati oggetti, hanno significati contemporanei e allegorici

Spesso si compongono a multiplo sul muro, interagendo con lo spettatore che, questa volta, può toccar con mano l’arte di strada, coglierne i chiaroscuri, venir colpito in quanto tutto è una copia del vero a dimensione reale: quell’oggetto, quella persona esistono e il cittadino se ne accorge, ne legge i particolari o addirittura gli umori e le espressioni se si tratta di statue umane.

È come se la città trasudasse oggetti dai propri muri e come se ciò che fino ad ora è stato bidimensionale cercasse di evolversi uscendo ed esplorando la terza dimensione, arricchendo aree dismesse o zone un po’ fatiscenti e degradate, appositamente scelte dagli artisti.

I solidi destinati ai muri dalle città sono sempre di gesso o cemento, le basi sono quelle della scultura classica del bronzo che viene utilizzata e riadattata street art, con il ready made di una tecnica di formatura millenaria che con solide basi e regole ferree si fonde a materiali edili industriali, per confluire in un risultato contemporaneo e moderno.

La testa che si tappa il naso è una scultura fra le prime ideate da urbansolid .

Rappresenta un uomo che uscendo dal pavimento o dal muro si proietta nella nostra dimensione, il gesto di sdegno è forse la prima reazione ad un mondo ormai alla deriva.

Le sculture che in primo luogo nascono come installazioni che i due artisti creano nelle città, sono emblema sintomatico di una denuncia sociale, mille sono ormai i motivi per tapparsi il naso nell’attuale momento storico