GET OUT
Sabato 24 giugno 2023, presso le carceri ottocentesche di Busto Arsizio – Via P. Borroni, 1- verrà inaugurata, alle ore 10.00, l’ultima opera site specific di Urbansolid “Get Out”. L’installazione sulla facciata dell’edificio sarà visibile fino all’ 11 Settembre 2023.
L’ex carcere ottocentesco di Busto Arsizio è stato scelto come location per l’installazione “Get Out”. L’opera rappresenta un’evasione, nel modo più iconico possibile: delle lenzuola, dei lembi di tessuto, vengono annodati fra loro e “calati” giù dalle grate delle finestre. Le lenzuola diventano icona dell’azione umana, di un gesto: la fuga.
Le funi colorate evidenziano il carattere non strettamente fisico dell’evasione. Quella proposta da Urbansolid è un’evasione di natura mentale, quella che ogni individuo, in qualche modo, si trova almeno una volta nella vita a desiderare: essere altrove, appagati, al di là della propria vita, oltre.
Le funi, calate dalle finestre, sono state realizzate con materiali di scarto delle lavorazioni di un’azienda tessile locale. Settore a cui la città di Busto è storicamente legata. L’idea proposta da Urbansolid è una soluzione allo status di “prigioniero” mediante la riappropriazione delle proprie radici, del passato individuale e sociale. Come nelle più classiche delle evasioni, l’agire del singolo non è condizione sufficiente per andare oltre, ma necessitiamo del contributo degli altri, della comunità, dell’ambiente in cui siamo inseriti.
Una coscienza collettiva capace di dare significato allo sforzo individuale e che si sviluppa come un percorso che attinge dal passato per volgere il proprio sguardo al futuro.
Proprio in quest’ottica deve essere letta l’installazione di Urbansolid, un modo per dare un nuovo senso ad un edificio fatiscente che ha perso il suo significato, la sua ragione d’essere. Una risposta comunitaria che permetta all’ex carcere di ritrovare coerenza all’interno del tessuto urbano di Busto, di essere letto insieme al suo nuovo contesto. Un tentativo di “evasione”, un’opportunità per il territorio di andare oltre. In un continuo processo di sedimentazione semantica che è alla base della costruzione di senso individuale e collettivo.