NYX HOTEL MILANO

Wired.it – Apre nella metropoli meneghina la prima struttura europea della catena Nyx, interamente dedicata alla street art con opere di Urbansolid, Orion, Seacreative e di alcuni artisti della Ead Crew di Padova

Milano — Un po’ hotel, un po’ museo, un po’ tempio della cultura di strada a 360 gradi. Leonardo Hotels, filiale europea del gruppo israeliano Fattal Hotels, porta nel vecchio continente il format di Nyx, nuova catena alberghiera che punta a valorizzare la street art locale in un contesto elegante, ma assolutamente giovane. E lo fa partendo proprio da Milano, capitale internazionale del design e della moda, con un’apertura prevista per la fine di febbraio negli spazi dell’ex-sede italiana di Philips, in piazza IV Novembre, a pochi passi dalla Stazione Centrale.

Il progetto di Nyx Milano, coordinato dall’israeliana Iris Barak, vede la partecipazione di un gruppo di 14 firme italiane, tra cui Urbansolid, Orion, Moneyless, Seacreative e alcuni artisti della celebre Ead Crew di Padova, tra cui Yama 11, Peeta e Joys. Ogni piano dell’hotel presenta l’opera di un diverso interprete, mentre i corridoi della struttura sono impreziositi da stampe di graphic designer di fama internazionale. Non solo: tra la reception, il salone centrale e la veranda dell’albergo sono presenti anche un muro interamente dedicato alla street art israeliana e uno spazio in continuo aggiornamento dove gli artisti locali si daranno il cambio alle bombolette per presentare una propria creazione. A inaugurare la parete, in questo caso, è stato il milanese Frenky Qpro.

“Il nostro obiettivo è quello di rivoluzionare la tradizione dell’art hotel, declinandolo in chiave street”, sottolinea la responsabile Linda Mariotti. “Ma Nyx Milano andrà anche oltre, offrendo un’esperienza sensoriale completa. A partire dall’olfatto, con una fragranza distintiva che caratterizzerà tutti gli hotel della catena. Poi il gusto, con una proposta che sarà ispirata anche in questo caso alla strada e ai suoi cibi. E ancora l’udito, con dj set che animeranno la struttura almeno tre giorni a settimana”. L’intenzione, insomma, è quella di portare la strada nell’hotel e in qualche modo l’hotel in strada, trasformandolo in un nuovo punto di attrazione per turisti e milanesi.

Leggi l’articolo di Filippo Piva sul sito Wired.it

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