Sabato 09 ottobre 2020 – a partire dalle ore 18:00
Sottopasso Ferroviario Via Felicita Morandi incrocio via Via Giovanni Pontano – Milano
La scelta di proporre una mostra all’aperto, in questo particolare momento storico, viene incontro all’esigenza di riaprirsi alla socialità, alla condivisione. “Dopo quasi due anni di lockdown sentivamo la necessità di riavvicinarci al nostro pubblico in maniera diretta, non mediata. Vogliamo liberare il visitatore da qualsiasi vincolo, persino dalla costrizione delle mura della galleria. Vorremmo che chi guarda le nostre opere si sentisse libero nel proprio spazio e nel modo di interagire con l’opera”.
La volontà è quella di ribaltare la dinamica che vuole gli street artists passare dalle opere in strada alle mostre in galleria. “Un processo a ritroso, il nostro, un modo per riappropriarsi degli spazi tipici dell’arte urbana”. La strada diventa nuovamente il luogo ideale per esibire le opere nate per le vie della città e in qualche modo riadattate per il pubblico delle gallerie.
La scelta della location espositiva, un tunnel, una galleria sopra cui passano i binari che conducono alla stazione centrale di Milano, serve proprio a porre l’accento sul senso della parola “galleria”.
“Quando esponiamo in contesti più istituzionali, ci viene posta sovente la questione sulla coerenza del nostro lavoro da street artists, su come sia possibile adattare un’opera nata in strada a sedi espositive diverse. Con questo gioco di contrasti vogliamo stravolgere, ribaltare questa prassi ormai consolidata e centrare la discussione sul significato dell’opera d’arte, indipendentemente da dove questa venga recepita dal pubblico”.
Nelle opere proposte durante l’evento, la familiarità dei materiali di strada (bancali, cartoni riciclati, brandelli di cartelloni pubblicitari) e la continuità con il contesto urbano vengono spezzate dalla presenza della cornice, che rimane l’unica eredità della galleria.
Lo sfondo preesistente del tunnel, una tappezzeria di graffiti, accompagna lo spettatore attraverso una mostra unica nel suo genere. OUT è soprattutto questo: un viaggio, una performance, fra dentro e fuori, fra dimensione intima e sociale.